giovedì 21 gennaio 2010

Avatar


Ma ho visto lo stesso Avatar che ha visto tutto il resto del mondo?!?

Ieri sera finalmente sono riuscito a vedere l'ultimo film di James Cameron. Fino a poco tempo fa non mi interessava minimamente come film, ma a forza di sentire recensioni entusiaste e gente stupefatta mi sono incuriosito e sono andato a vederlo (in 3D ovviamente).

Siamo nel futuro e i terrestri cercano di colonizzare il pianeta Pandora per sfruttarne le risorse minerarie, ostacolati dai Na'Vi, gli indigeni del posto. Attraverso il programma Avatar, un marine può controllare telepaticamente un corpo (l'Avatar appunto) creato in laboratorio unendo il dna umano e quello Na'Vi, in modo da poter studiare più da vicino gli alieni. Ovviamente Jake, il nostro marine, si integra sempre più nella comunità locale, imparando i loro usi e costumi, fino ad essere riconosciuto come parte del loro popolo. Altrettanto ovviamente si innamorerà della figlia del capo tribù e guiderà la rivolta contro gli invasori umani, fino al naturale lieto fine. La storia più banale del mondo. Era questo che pensavo aspettando che finissero le interminabili 2 ore e 42 minuti di proiezione. Visivamente innovativo, è vero, computer grafica ai massimi livelli, è vero, perfetta implementazione del motion capture, è vero, ma non basta questo per fare un buon film. Non basta un lavoro creativo eccezionale nel'ideare creature, piante e alieni vari se manca una storia ben fatta. Oltre a essere eccessivamente semplice (il che potrebbe non essere un difetto, se fosse sviluppata in modo migliore) è completamente prevedibile. Già dai primi minuti si sa come andrà a finire. Non chiedo colpi di scena alla "Io sono tuo padre", ma neanche una mancanza di originalità a questi livelli. Probabilmente l'intento del regista era usare personaggi e intrecci semplici in modo da trasformare il film in una chiara metafora ambientale, ma così è fin troppo lineare! A pensarci bene potrebbe tranquillamente essere un film di George Lucas, le sue caratteristiche sono tutte presenti: trame semplici, personaggi appena caratterizzati (il colonnello dei marines non si può proprio vedere...), effetti speciali a profusione e il tema della natura che vince sulla tecnologia. In Star Wars tutto ciò può funzionare, perchè ogni film è solo una parte di una saga più ampia e intrecciata. Ma in Avatar sa troppo di già visto (qualcuno ha detto Pocahontas? La trama è la stessa, e il finale del cartone animato Disney secondo me era migliore) ricoperto da effetti speciali straordinari che vogliono distrarre lo spettatore dalla mancanza di sostanza. Non c'è nessun coinvolgimento emotivo, si rimane colpiti dalla straordinaria cura con cui è stato creato il pianeta Pandora, ma nulla di più. E se gli effetti speciali sono più importanti della storia e delle emozioni, qualcosa non va. Mi spiace Cameron, ma questo non è il vero Cinema.

Quindi non lo ritengo il capolavoro di cui si parla tanto, anzi raggiunge a malapena la sufficenza secondo me, e solo grazie alla parte visiva (che comunque è veramente eccezionale). Penso che se non l'avessi visto in 3D mi sarei addormentato dopo neanche un'ora.

Avatar (Usa, 2009) di James Cameron; con Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Michelle Rodriguez, Giovanni Ribisi, Joel Moore, CCH Pounder, Wes Studi, Laz Alonso, Peter Mensah, Matt Gerald, Dileep Rao, Scott Lawrence, Jacob Tomuri, Julene Renee, Noli McCool, Peter Dillon, Kevin Dorman, Dean Knowsley, Sean Moran, Sean Anthony Moran, Amy Clover, Sean Patrick Murphy, James Pitt

giovedì 14 gennaio 2010

Il Signore Delle Mosche

Ho finito oggi di leggere Il Signore delle Mosche di William Golding. È un romanzo scritto negli anni cinquanta che racconta del naufragio di un gruppo di ragazzini su un isola deserta, durante un conflitto mondiale. I bambini cercano subito di riorganizzare la loro vita secondo le regole che avevano imparato dai grandi nel mondo civile, ma presto le cose iniziano a degenerare, facendo emergere paure irrazionali (come quella per una misteriosa Bestia venuta dal mare) e aggressività. Dopo una prima parte che non mi ha colpito molto, dedicata all'adattamento dei personaggi alla nuova vita sull'isola, arriva la parte migliore del libro. Quando inizia a serpeggiare tra il gruppo la paura della Bestia si crea una forte tensione, che cresce avvicinandosi al finale. L'angoscia della situazione, con una parte dei ragazzi che decide di comportarsi da selvaggi e abbandonare le regole, colpisce duramente il lettore, specialmente nelle ultime pagine, che portano a credere che non ci sia possibilità di risolvere in modo positivo la vicenda. Invece il lieto fine arriva, ma è ormai trascurabile rispetto alle vicende vissute finora, che hanno cambiato per sempre i personaggi. Per i ragazzi il risveglio dall'incubo è peggiore dell'incubo stesso, e anche il lettore è costretto a riflettere sulla realtà e sulla società in cui vive, chiedendosi se ci sarà mai speranza per un genere umano così aggressivo e predisposto al male. 

Mi ha inquietato parecchio come libro, ci ho messo un po' per riprendermi. Lettura consigliata.

lunedì 11 gennaio 2010

I have a bad feeling about this


"Dal momento in cui ti ho incontrata, quanti anni sono ormai, non è passato un solo giorno senza che pensassi a te. E adesso che sono di nuovo con te... soffro da morire. Più sto vicino a te, più mi tormento. Al solo pensiero di stare un attimo senza di te, mi sento soffocare. Sono ossessionato da quel bacio, che non avresti mai dovuto darmi. Ho una ferita, nel cuore, e aspetto che un altro bacio la rimargini. Tu mi sei entrata nell'anima, che si tortura per te. Che devo fare? Dimmelo tu, e io lo farò."

(Anakin Skywalker a Padmè Amidala)

Se tu... Tu non vuoi decidere

Non vedo perchè dovrei scrivere qualcosa visto che lo posso benissimo esprimere con una canzone.

Destinati A Perdersi

Hello hello, parliamo un po'
Avrei da dirti ma no so
Argomentando di fatti miei
Ti sto parlando e non ci sei
Lontano io
ma tu di più
Ho un nodo in gola che non scende giù
Mi stai sentendo?
Hello hello

Ti renderò più facile decidere
cio' che e' inevitabile

DESTINATI A PERDERSI
IN SPAZI TROPPO PICCOLI
IN PEZZI CHE NON PUOI
RIAPPICCICARE

Hello hello, amore mio
Ti sto aspettando ma mi avvio
Il pavimento sotto di me... cigola
Lontano io, lontana tu
Effetto nebbia alla tv
Pianeta Terra... hello good bye!

Ti renderò più facile
decidere ciò che e' inevitabile
Mi renderò partecipe
e farò ciò che è indispensabile

DESTINATI A PERDERSI
IN SPAZI TROPPO PICCOLI
IN PEZZI CHE NON PUOI
RIAPPICCICARE
E RITROVARSI STUPIDI
SPENTI E POCO UTILI
TRASCINANDOSI...
LE GAMBE TREMANO

Mi renderò partecipe
se tu... tu non vuoi decidere

DESTINATI A PERDERSI
IN SPAZI TROPPO PICCOLI
IN PEZZI CHE NON PUOI
RIAPPICCICARE
E RITROVARSI STUPIDI
SPENTI E POCO UTILI
TRASCINANDOSI...
LE GAMBE TREMANO
DESTINATI A SCIVOLARE
IN UN VUOTO CHE FA MALE
IN PEZZI CHE NON PUOI RIAPPICCICARE


Eppure continuo a chiedermi se è veramente inevitabile. 

Ma in fondo lo so, e continuo a sperare di sbagliarmi, e che tu voglia decidere, che tu dimostri ciò che dici, che tu faccia la decisione giusta.

Quante speranze inutili.

sabato 2 gennaio 2010

Ali

Non ti ho chiesto di sposarmi, ma non voglio nemmeno essere un giocattolo o un passatempo usa e getta.

E non ho nessuna intenzione di strapparti le ali. Ti donano.

I will kiss you, I will kiss you
I will kiss you forever on nights like this
I will kiss you, I will kiss you
And we shall be together

Mi Fai Sentire Come Se Fossi Di Nuovo A Casa

Lovesong


Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am home again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am whole again

Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am young again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am fun again

However far away
I will always love you
However long I stay
I will always love you
Whatever words I say
I will always love you
I will always love you

Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am free again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am clean again

However far away
I will always love you
How ever long I stay
I will always love you
Whatever words I say
I will always love you
I will always love you

venerdì 1 gennaio 2010

Post Capodanno

Una piccola riflessione che ho fatto la notte scorsa:

Quando si è innamorati di una persona è più facile fare errori (anche belli grossi), visto che ci si lascia andare e si riflette di meno, magari sono fatti nell'impeto del sentimento, ma sono errori in buona fede. Il bello di avere una persona che ti vuole bene è che costei dovrebbe perdonarti per questi sbagli, soprattutto quando sono cose che non causano danni, o no? Non mi sembra di dire una stupidaggine...

Comunque bella festa di Capodanno. Qualche bel momento in particolare che mi farà stare di merda per un bel po' di tempo, ma va bè, mi ci sto abituando.